20 Domande con Robert Passera

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1) Come il chiama?

Robert Passera

2) Dove sei nato?

A Parma, in Italia

3) Dove abiti?

A Parma, in Italia

4.Come ti sei interessato alla musica? Suoni uno strumento?

Credo che la passione per la musica sia nata insieme a me, forse da prima che nascessi, infatti, pur non avendo nessun appassionato di musica in famiglia, sin dalla più tenera età, fin dove arrivano i miei ricordi, ho sempre avuto questo grande amore, mi sono appassionato da bambino, molto piccolo, quando, dal momento che vivevo in una famiglia piuttosto povera, l’unico giocattolo che avevo era un giradischi fonovaligia che aveva lasciato mia zia prima di sposarsi, insieme a una pila di 45 giri consumati senza copertina, non era solo il mio unico giocattolo, ma era, ed è ancora, il mio gioco preferito. Però so a malapena strimpellare qualche accordo e qualche melodia semplice con la chitarra o sulla tastiera, praticamente non so suonare nessuno strumento.

5)Come sei diventato un dj? Da quanto tempo lo fai?

Alla fine degli anni 70 in Italia erano nate le radio libere e, anche nella mia città ce n’erano alcune, così durante le vacanze estive andavo a trasmettere gratis facendo un po’ di pratica con mixer, microfoni, registratori e giradischi, poco tempo dopo, insieme a due amici, ci siamo procurati 2 vecchi giradischi con un piccolo mixer, compravamo qualche disco in società soprattutto disco e new wave e ci riunivamo a casa di uno di loro per ascoltarli e provare a mixarli, ispirandoci alle cassette di Daniele Baldelli & Tbc che ci procuravano i ragazzi più grandi che andavano al Cosmic, la discoteca dove si esibivano questi due djs, nella nostra stanza organizzavamo festicciole dove si ballava, finchè, nel 1980 a 15 anni, sono riuscito a proporre il mio set a una discoteca della zona e fu la prima volta che venni pagato: 15mila lire.

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6) Che cosa che ti piace dell’essere un dj?

La possibilità di un ascolto creativo, poter smontare e rimontare un brano infinite volte, accostarlo in modo prevedibile o azzardato ad altri, catalogarlo e archiviarlo secondo schemi sempre nuovi, oltre che quell’ impagabile sensazione procurata dallo scambio di energie tra il dj e le persone sulla pista da ballo.

7) Quali sono le tue influenze musicali?

Sicuramente la musica nera e la musica orchestrale, quindi soul, jazz, funk, discomusic, colonne sonore, pop d’annata, bossanova e grandi orchestre latin, ma appartengo anche alla generazione della new wave e della musica elettronica più primordiale e sperimentale, sicuramente anche queste fanno parte di ciò che mi ha influenzato musicalmente.

8) C’è una musica di oggi in particolare che ti piace?

Mi piacciono le produzioni nu jazz e, in generale, tutte quelle che ripropongono studi e ricerche sulla musica del novecento ma che risultano poi all’ ascolto, specialmente se paragonate all’ odierna proposta mainstream , come musiche modernissime provenienti dal futuro, inoltre amo moltissimo sul dancefloor tutto quello che è breakbeat, ritmi spezzati, ricomposti e sovrapposti che stimolano la fantasia nel mixaggio e anche nel ballo.

9) Il calcio. Chi tifi? Se il calcio non ti piace, c’è un altro sport?

Sono un tipo piuttosto pigro e non ho mai praticato nessuno sport, eccetto un po’ di yoga, qualche corsetta o qualche giro con la bici, tutto in solitaria, per questo motivo non ho mai seguito lo sport negli stadi, sui giornali e alla televisione, quanto al calcio, lo ho sempre visto come un ‘oppio dei poveri’, un ‘panem et circensem’ che tiene le masse distratte e lontane dai fatti reali, un mezzo molto utile, per chi lo gestisce, per riciclare e creare grandi somme di denaro.

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10) Qual é la tua canzone preferita di tutti i tempi? Esiste?

No, una sola non saprei proprio sceglierla.

11) Quali altri generi di musica ti piacciono?

Cantautori italiani, aor, progressive rock, afrobeat, reggae e tante altre musiche a cui mi sono avvicinato solo in anni più recenti, in generale mi piace sempre molto poter scoprire qualcosa di nuovo per me.

12)Qual é il tuo film preferito? Perchè?

Amo moltissimo la commedia all’ italiana dei registi Risi, Salce, Monicelli, Scola, eccetera, c’è un film che da circa 20 anni rivedo spessissimo e al quale sono molto affezionato, si chiama “Basta Guardarla” un film di Luciano Salce dalla comicità molto surreale che ho amato fin dalla prima volta che lo vidi e che amo ancora incredibilmente.

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13) Tu hai un pet? cane? gatto?

Attualmente no, ma avevo un cane da bambino al quale ero molto affezionato e che ricordo ancora con molta tenerezza.

14) Dove vorresti viaggiare? Perchè?

Ci sono molti paesi che non ho mai visitato e che vorrei vedere, anche terre molto musicali come il Giappone ed il Brasile.

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15) Il cibo. Qual é il tuo piatto preferito?

Cibo italiano, pizza, pasta, poca carne, frutta e verdura. Una volta lessi di una modella, forse Kate Moss, che affermava di nutrirsi esclusivamente di prosciutto crudo di Parma e champagne, mi dissi: “ottima scelta!”

16)16)”La Tremarella” di Edoardo Vianello. A Rocco piace e a te?

Si da morire, il ritmo di twist e l’arrangiamento incredibile di Ennio Morricone sono insuperabili, inoltre mi piacciono molto tutte le composizioni di questo fantastico cantautore e anche il film “I Marziani Hanno 12 Mani” da cui è tratta questa canzone.

 

 

17)Chi é il tuo compositore preferito? Perchè?

E’ davvero difficile doverne scegliere solo uno, moltissimi autori di musica, ognuno per motivi diversi, ha le caratteristiche per piazzarsi nella classifica dei più amati da me, posso citarne due, un italiano e un americano, che ho avuto l’opportunità di conoscere meglio attraverso ricerche, letture, ascolti e discussioni con altri appassionati: Armando Trovajoli e Burt Bacharach.

 18)So che hai collaborato con Kikko Montefiori (Doing Time), é un capolavoro. Come siete riusciti a comporre questa canzone? Hai eseguito o collaborato con altri artisti? Chi?

Grazie. Quando con i Doing Time (Robert Passera, Paul Sears, Luigi Manzi) stavamo lavorando al brano “I was a ye ye girl”, ebbi l’ idea di far suonare il riff di sax del brano all’ amico Kikko Montefiori, con l’ intenzione di ottenere lo stesso sound esplosivo dei concerti dei Montefiori Cocktail, che amo moltissimo, l’intuizione si è rivelata molto felice e abbiamo voluto Kikko anche nel video. Trovo molto preziosa la collaborazione con i musicisti per le mie creazioni, soprattutto perché non sono io un musicista e la cosa si rende spesso necessaria, alcuni tra quelli con cui ho collaborato in modo più proficuo sono Bengi Daniele Benati, Claudio Shiffer, Sam Paglia, Johnson Righeira, Lorraine Bowen e Jackie Perkins.

 

19) Come va la famiglia?

Sono single da sempre, della mia famiglia di origine ci sono ancora mia madre e mia sorella.

 

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20) Hai incontrato la leggenda Alberto Sordi, com’é stato questo incontro?


Fu nel 1999, all’ epoca in cui Sordi girava l’ Italia per presentare quello che fu il suo ultimo film come regista e attore intitolato “Incontri proibiti“, riuscii ad imbucarmi alla cena di gala che il sindaco di Parma aveva organizzato in suo onore e riuscii ad ottenere alcuni autografi su foto, locandine e dischi e anche una fotografia con lui che ancora oggi è tra i miei ricordi più belli.